Jewelry that will make you smile

30 lug 2013

Post numero trentadue - Post-vacanze handmade



Eccomi di ritorno da una breve ma rilassante vacanza di coppia nell'isola di Creta, nello specifico in un piccolo comune nella parte meridionale dell'isola, Mátala.
Questo piccolo villaggio è conosciuto per essere stato culla della filosofia hippie, di cui ancora vediamo le tracce. Le sue suggestive grotte hanno ospitato diversi artisti famosi.

Uno degli aspetti più belli del nostro soggiorno è stata la possibilità di visitare più spiagge, ognuna con il proprio paesino da scoprire, all'interno dei quali non potevano mancare le bellezze dell'handmade.
L'isola di Creta conserva una tradizione forte, ed è uno spettacolo vedere giovani e anziani collaborare nell'artigianato locale.

Inutile da dire, non ho potuto resistere dal fare qualche acquisto rigorosamente handmade.
Durante la nostra avventura alla scoperta dell'isola, ci siamo imbattuti in un signore gentile che produceva profumatissimi saponi; credo di averli annusati tutti per un'ora prima di poter scegliere, con le narici ormai impregnate di ogni profumo, alcune fragranze da acquistare.

E veniamo alla scoperta di cui sono più fiera. Nel comune di Kalamaki, nei pressi di Mátala, potrete trovare, oltre ad una bella spiaggia tranquilla e ben equipaggiata, un piccolo negozio di articoli interamente realizzati a mano, che rimpiango di non aver fotografato. È stato come entrare in un Paradiso tropicale ricco di colori, forme particolari e materiali naturali. Dai vestiti ai gioielli, dalle borse agli articoli per la casa, per far cadere poi lo sguardo su un bel paio di scarpe, ed è stato amore a prima vista. Sono rimasta estremamente colpita dalla perfezione (e allo stesso tempo imperfezione) con cui sono state realizzate: è evidente che nella loro storia c'è un'incredibile attenzione al dettaglio, una cura e una passione tali che solo un articolo realizzato a mano può avere.

Dunque, tutta curiosa, ho interrogato un po' il signore al bancone, con il mio consueto savoir faire, che mi ha raccontato molto cordialmente che le scarpe vendute nel suo negozio vengono realizzate da un amico residente nel paese vicino, che ne realizza molte meno di quante noi clienti vorremmo, per il semplice fatto che il suo processo di produzione è lento. Se la prende comoda, insomma. Non ha alcuna fretta di sfamare la comune fame da consumatore, perché non è questo lo scopo del suo lavoro. Lo scopo è il piacere che ne deriva.
Acquistate quindi le mie scarpette, ho chiesto ancora dove potessi trovarne altre in vendita online, per poterle acquistare dall'Italia. Lui mi ha fatto un gran sorriso un po' divertito, e ha risposto che né il suo bel negozietto, né il suo amico hanno un sito web.
Nel 2013 producono e vendono articoli così belli e non hanno un sito web.
Curiosi di sapere il perché?
Be', perché, per citare le sue parole, "they don't need that". Il sorriso sincero sul suo volto tranquillo, nel dirmi quella frase, mi è rimasto così impresso da farmi scrivere questo post.

Naturalmente noi amiamo avere un sito Internet, un blog, una piattaforma online dove poter esporre le nostre creazioni. È bello che sia così.
E se non avessimo bisogno di arrovellarci per accontentare sempre tutti? Se non fosse necessario gestire la nostra attività handmade con i tempi di altre persone, del mercato, della società?
Forse in alcuni casi ci lasciamo trasportare troppo dai ritmi (a volte poco sani) della nostra società, e ci perdiamo il bello delle cose. Perché a volte il bello è realizzare un pezzo in trenta giorni e amarlo così tanto che al solo vederlo si respira tutto ciò. E a volte il bello è creare oggetti unici che abbiano semplicemente il nostro tocco, realizzarli dal nulla.

Quindi il proposito per quest'anno è prendermi il tempo. Avere pazienza, passione, serenità, e credere in ciò che faccio, per come lo faccio.



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